Il blog di Marta Zacchigna sulla Danza Contemporanea

IL PIACERE DEL MOVIMENTO NELLA DANZA • L’ARTE DELLA MERAVIGLIA

“Siamo tutti interconnessi a livelli profondi che sfidano la nostra comprensione.”
Amit Ray

Il piacere nell’azione danzata

Il piacere nel movimento nasce da uno stato che spesso racchiude una gamma stratificata di sensazioni positive. Si tratta senz’altro di una risposta biochimica: la liberazione di certe sostanze nel sangue dona naturalmente rilassatezza, gioia ed euforia. L’attività fisica in generale porta quindi a risposte di piacere che si estendono dal piano fisico a quello psicologico

Muovendoci e portando quindi l’attenzione al piano somatico, sentiamo probabilmente un corpo più rispondente, mobile, fluido che ci da un senso di sicurezza e di forza mentre la mente che “allenta la presa” ci consente un allontanamento dalla preoccupazione e dall’urgenza, lasciando spesso il posto ad una sensazione di piacevole sospensione dal pensiero.

Nella danza però il tema del piacere nel movimento è più complesso perché il corpo è chiamato ad un’esperienza fisica ed emotiva molto profonda e coinvolgente dove tutto la persona è impegnata in un’azione fortemente espressiva che richiede una grande presenza e partecipazione. 

Il piacere che viene raggiunto con l’azione danzata infatti non è tanto legato – come si potrebbe pensare – alla sensazione di libertà, alla spontaneità, non è (solo) un “lasciare andare”: si tratta piuttosto del risultato di un lavoro costante di attenzione che è in grado di portare progressivamente il corpo in uno stato di novità, sorpresa e scoperta continua

L’allenamento fondamentale per ogni danzatore è mettersi in una sperimentazione corporea inedita ed è proprio questa disponibilità a regalare il piacere nella danza. 

Ma quali sono gli elementi che contribuiscono a nutrire il piacere nel movimento?

Consapevolezza

La danza inizia dentro ad uno stato di presenza e consapevolezza dove ci sentiamo vivi. Questa sensazione di “esserci” regala un senso di pienezza nel qui e ora allontanandoci dalla pre-occupazione. Così possiamo percepire chiaramente il nostro essere fisico: peso, confini, parti. 

Percezione 

Il piacere nella danza è fortemente connesso alla fiducia che diamo alle nostre sensazioni che ci guidano dentro ad una determinata esperienza. Muoverci in modo sicuro percependo la padronanza sulle nostre parti e sui nostri movimenti regala un piacere che non proviamo facilmente in altre circostanze.

Attenzione e intenzione 

Portare l’attenzione su un preciso compito fisico e mantenere un ascolto focalizzato ci permette di muoverci con intenzioni di movimento chiare e pulite e di organizzare il nostro gesto in modo ecologico e fluido. In ogni istante scelgo cosa muovere, in quale direzione, con che energia, e in quale tempo. Esercitare questa volontà è molto gratificante

Stato di flusso

La continuità apre lo stato di flusso. Il corpo porta la sua intenzione nel tempo e nello spazio ma allo stesso tempo è portato da un’azione dinamica che procedere di per sé. La sensazione che ne consegue è quella di potersi abbandonare piacevolmente ad un gesto autentico che via via si realizza in modo autonomo, senza sforzo.

Musica

La musica diventa a tutti gli effetti “un danzatoreche si muove con noi. Possiamo decidere di intessere con lei la relazione che vogliamo: seguirla, lasciarci condurre, muoverci in un contrattempo. Questa sensazione di gioco ma anche di continua attenzione inibisce il piano mentale donandoci leggerezza.

Espressività

Quando riusciamo a comunicare o dare forma attraverso il nostro movimento ad un’emozione presente o a un significato che sentiamo come urgente, sentiamo una sensazione di realizzazione. Lasciare uscire nel gesto un contenuto emozionale è qualcosa che possiamo fare solo dentro ad una sperimentazione guidata e in un luogo protetto come la sala danza. 

Contatto

Uno degli aspetti della danza più legati al piacere è legato alle esperienze di contatto e di relazione con un altro corpo. Il corpo dell’altro infatti rappresenta non solo un mondo da esplorare ma anche una modalità piacevole e delicata di conoscenza di noi stessi. Quello che percepiamo è infatti un senso di appartenenza: ci sentiamo parte integrante e fondamentale di un tutto in continua trasformazione.

Sincronicità

Lo sguardo e il contatto epidermico con l’altro ci mettono in una dimensione di sincronicità: sperimentare delle azioni coordinate e simultanee insieme ad un altro corpo rappresenta un’esperienza molto potente perché ci consente non solo di metterci in gioco con tutto il nostro essere (fisico, emotivo, spirituale) ma anche di stare in uno stato di continua meraviglia

Connessione 

Uno degli aspetti che legano la danza al piacere è il senso di connessione: percepiamo il corpo che man mano stringe relazioni con lo spazio, le direzioni, con il tempo, con altri corpi in movimento. Questo ci regala un senso di gioia in cui possiamo percepire di fare parte di un sistema tutto potenzialmente interconnesso dove il sé singolare si disperde per abbracciare una dimensione più espansa e totalizzante

La felicità come esperienza di espansione costante 

La danza mira quindi a generare uno stato nel quale possiamo fare esperienza di una dimensione corporea “non ordinaria” estremamente gratificante: sentire che il corpo presente acquisisce autonomamente sempre maggior fluidità, integrare le diverse parti nella dinamica, stare nella relazione con la musica, contattare un altro corpo, liberare l’espressività, sperimentare la sincronia da soli o collettivamente, sono tutte sensazioni coinvolgenti e molto forti che raramente riluciamo a mettere in atto fuori dalla lezione. 

Il piacere nella danza non è legato quindi ad una sensazione particolare, ma piuttosto a una stratificazione di sensazioni che si susseguono e si integrano fino a generare una condizione che interessa globalmente il piano fisico, psichico, emotivo e spirituale. 

Se pensiamo che la felicità è lo stato d’animo di chi, sereno e non turbato da preoccupazioni, gode di questo suo stato, possiamo dire che questa si avvicina molto all’esperienza totalizzante della danza

In qualche modo nella danza ci riconosciamo e ci riscopriamo nella possibilità di espanderci e di valicare i confini di noi stessi

Quando riusciamo a inibire il piano mentale e a lasciarci guidare dall’immediatezza della sensazione ci sentiamo parte di un cosmo in continuo divenire. Forse è proprio questa la sensazione più alta nobile che ci regala lo “stato danzante”.

Se vuoi provare una lezione di danza e flow movement e sperimentare un nuovo piacere nel muoverti puoi iscriverti alla lezione prova di Muovo quindi sono o iniziare un percorso individuale. Le lezioni si tengono in Dancing House. Per rimanere aggiornato anche su Facebook e sulla mia pagina Instagram dove puoi entrare direttamente in sala e guardare quello che facciamo!

firma di marta zacchigna

I contenuti presenti sul blog “Appunti Dinamici” dei quali è autore Marta Zacchigna non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all’autore stesso. È vietata la copia e la riproduzione in tutto o in parte dei contenuti in qualsiasi modo o forma. È vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore. Articolo depositato con data certa il giorno 30 novembre 2023. Copyright © 2023 – 2024 Appunti Dinamici by Marta Zacchigna. All rights reserved.

Picture of Marta Zacchigna

Marta Zacchigna

Laureata Magistrale in Lettere e Filosofia (Dipartimento Arte Musica e Spettacolo) e Laureanda Magistrale in Filosofia, è Diplomata al Centro Internazionale Movimento e Danza di Milano. Lavora come danzatrice, e insegnante di danza contemporanea. È fondatrice del centro di ricerca Dancing House in Via del Monte 2 a Trieste. CONTATTI / marta@dancinghouse.it / +39 339 1952458

Non puoi copiare il contenuto di questa pagina