C’è qualcosa di impalpabile ma di fondamentale da mettere nella borsa di danza. Meglio metterlo in una tasca ben protetta e averne cura. Servirà tutto l’anno!
“L’essenziale è invisibile agli occhi”
Antoine de Saint-Exupéry
Che cosa dobbiamo mettere nella borsa di danza?
C’è qualcosa di impalpabile ma di fondamentale che deve trovare posto nella borsa di danza. Forse meglio metterlo in una tasca interna, ben protetta, e averne cura, servirà per tutto l’anno. Averlo o non averlo può fare la differenza, anche nella vita di ogni giorno. Non ha prezzo e non pesa, è comprimibile, ma quando viene tirato fuori all’occorrenza fa un ottimo servizio.
Si tratta di un kit speciale che dovrebbe accompagnarci sempre, non solo in sala danza, ma anche nella vita.
Desiderio. Dare valore alla scoperta
Coltivare il desiderio significa accogliere con entusiasmo la sfida di ogni lezione, avere la voglia di essere messi di fronte ad una nuova esperienza, cogliere il senso evolutivo di ogni proposta. Ogni lezione porta sempre qualcosa di sorprendente se siamo capaci di attraversare le pratiche con attenzione e consapevolezza.
Apertura. Aprirsi ad esperienza inedite
entrare a lezione come quando si iniziava un gioco da bambini. Sapevamo come iniziava ma non come finiva. Eppure ci affidavamo al flusso. Allenarsi ad accogliere le nuove esperienze ad uscire dai nostri schemi, a conoscere (e cogliere) i nostri limiti, a rimanere vigili di fronte alle cose che succedono accogliendole con curiosità per come sono senza interpretarle troppo.
Rigore. Rispettare le (poche) regole
Si evolve solo se ci sono delle regole precise. Per trasgredire una regola bisogna prima conoscerla profondamente. Le regole sono necessaria al gioco. Qualche esempio? Essere puntuali alla lezione in modo da poter iniziare insieme, non giudicare se stessi e gli altri, rimandare commenti e osservazioni ad un secondo momento. Creare e analizzare sono due processi differenti diceva John Cage.
Coraggio. Non avere paura di sbagliare
È probabile che il corpo ci porti prima o poi fuori dalla comfort zone, quindi dentro a una piccola crisi o difficoltà. Quando arriva questo momento significa che siamo in un momento di evoluzione, di avanzamento. Importante quindi è non rinunciare e non tornare indietro al conosciuto ma accettare la sfida anche se abbiamo pura di sbagliare o essere inadeguati. Ogni salto ha bisogno di un attimo di buio.
Costanza. Darsi un tempo lungo per poter evolvere
La costanza è l’unico modo per arrivare a un risultato e per concederci la possibilità di un cambiamento e di una evoluzione personale. Andare alla lezione di danza è come portarsi dentro a un “tempio”. Essere presenti alle lezioni con continuità è un regalo che facciamo a noi stessi. La danza è una lingua che non si impara in due minuti e ogni lezione è solo la tappa di un viaggio.
Senso del gioco. Vivere gli allenamenti con leggerezza
Al di là della tecnica è importante anche mantenere una visione gioiosa e leggera su quello che si sperimenta nel movimento. La danza alla fine deve essere un’esperienza liberante che diverte e nutre la nostra interiorità tutta. Giocare con se stessi e con gli altri è un compito che non va dimenticato.
E poi cos’altro mettere nella borsa di danza?
Veniamo alle cose. Ecco la rosa degli immancabili. L’importante in ogni caso è portarsi tutto quello che serve per rimanere in uno stato di calore e piano comfort soprattutto nei piedi!
Vestiti agili per il movimento, ma non troppo larghi
L’abbigliamento troppo fit non permette la totale mobilità e può limitare la possibilità del movimento, anche gli indumenti troppo larghi vanno evitati perché possono alterare la percezione dei nostri confini e impacciare il movimento soprattutto nella velocità. Meglio una mise ariosa ed elastica ma abbastanza aderente.
Una bottiglia d’acqua per l’idratazione
Bere è importante, meglio poco e spesso in modo da mantenersi costantemente idratati senza appesantirci. Una buona idea è utilizzare sali minerali o del magnesio per aumentare la tonicità psicofisica.
Un paio di calze, da togliere prima o poi
Un paio di calze per scaldare il piede all’inizio della lezione o per confortarlo alla fine, dopo il lavoro. Da togliere il prima possibile naturalmente per permettere al piede nudo di esplorare il pavimento.
Una felpa, possibilmente senza cappuccio
Sempre portare una felpa o una maglia a manica lunga. Il lavoro fisico a volte modifica rapidamente la temperatura corporea ed è meglio essere attrezzati. Occhio al cappuccio che può impedire una comoda distesa al suolo.
Un body, per proteggere la pelle
Il body può essere utile per non avere la sensazione della schiena nuda a pavimento. Mentre ci si muove può capitare che la canottiera o la maglietta salgano fino a scoprirci. Inoltre il body favorisce la sensazione del corpo integrale.
Un elastico per i capelli, per vedere lo spazio
Vogliamo vedere il mondo intorno a noi. È bello quando i capelli danzano con noi, ma non durante le pratiche. Meglio legarli.
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