La danza è importante per quello che riesce a fare a più livelli: ad ogni apprendimento fisico corrisponde un apprendimento cognitivo e spirituale.
“Dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo ballato, almeno una volta.”
Friedrich Nietzsche
Danza e vita. Un passo a due
Il movimento è la caratteristica della vita, la sostiene, la nutre, la conserva. Quindi dedicarsi all’arte del movimento significa di fatto dedicarsi all’arte della vita.
Una breve premessa
Quando si parla di danza il pensiero va subito alla coreografia, cioè alla capacità di produrre dei movimenti in successione. La convinzione diffusa è che il danzatore sia prima di tutto un atleta che grazie ad anni di allenamento riesce in performance fisiche che non riescono all’uomo “comune”: il giro, il salto, la presa.
Si crede anche che certe qualità come forza e coordinazione siano rare e innate e che la danza possa essere solo una scelta esclusiva per la propria vita. Questo immaginario ha collaborato a creare molta distanza e diffidenza nei confronti di un’arte che in realtà può essere praticata da tutti. La danza appartiene a tutti i possessori di un corpo. Quindi l’arte del movimento è di fatto un linguaggio accessibile a chiunque.
Danzare in sala, danzare nel mondo
L’aspetto più interessante per me nello studio della danza è il fatto che ogni competenza o facoltà apprese e sperimentate in sala diventano un bagaglio universale da mettere in gioco anche fuori dall’esperienza della lezione.
Movimento integrale
Il movimento autentico richiede di “esserci”.
Ogni movimento danzato che produciamo richiede la partecipazione di tutto il nostro essere. All’interno del movimento fisico troviamo anche un’intenzione e una comunicazione che è affidata al piano espressivo. Diventiamo quindi capaci di eseguire un movimento (fisico) parteciparlo pienamente e consapevolmente (cognitivo) e vestirlo di un’intenzione precisa che è legata al nostro sentire (emozionale).
Presenza
Ritornare al qui e ora.
Per danzare è necessario muovere nella presenza cioè sentire di partecipare ad un movimento o a un gesto nel preciso istante in cui questo si fa e si sviluppa nel tempo e nello spazio. Nella presenza non c’è passato e non c’è futuro. Si lasciano i residui del passato e le “anticipazioni” sul futuro per dedicarsi unicamente a “ciò che succede adesso”. Un allenamento che porta benefici anche fuori dalla sala danza.
Connessione
La verità è nel nostro sentire.
Ogni movimento è in qualche modo una risposta, quindi prevede prima un ascolto attento e focalizzato. Riappropriarsi delle sensazioni, partecipare del loro cambiamento e della loro evoluzione nel tempo, ci permette di un’intima connessione con noi stessi. Solo grazie a questa aderenza a quello che sentiamo realmente possiamo incontrare davvero un’altra persona e costruire una comunicazione autentica. Questa attitudine a ristabilire una connessione con noi stessi ha un impatto significativo anche nella vita di ogni giorno.
Creatività
Nuovo movimento significa nuovo pensiero.
La creatività origina dalla capacità di generare nuove connessioni. In qualche modo ogni volta che troviamo un nuovo movimento troviamo anche un nuovo schema cerebrale che riuscirà a immagazzinare quell’azione e ad integrarla nella memoria per poterla riprodurre. La capacità di fare collegamenti sempre più profondi aumenta la nostra intuizione e ci rende più creativi, a tutti i livelli.
Improvvisazione
Saper agire nell’immediatezza.
L’improvvisazione è l’arte dell’immediatezza. Permette al nostro cervello di trovare soluzioni efficaci ad un imprevisto in modo pronto e resiliente. Più la pratico più mi allenerò a rispondere ad un imprevisto in modo rapido e adattivo aumentando le mie capacità di problem solving nelle piccole e grandi decisioni.
Plasticità
Riorganizzazione delle informazioni per creare nuove visioni.
La danza sviluppa un cervello plastico cioè un pensiero in grado di ridisegnare collegamenti e riorganizzarsi ogni volta che una nuova informazione viene integrata. Grazie alla danza abituiamo il nostro cervello a imparare continuamente e ad aumentare le sue capacità intellettuali e di ragionamento.
Inibizione
Liberazione da idee antiche di noi stessi.
La danza libera dalle inibizioni e da un’idea antica che abbiamo di noi stessi per rinnovarla e renderla visibile. Ognuno di noi ha delle difese o delle parti nascoste che grazie alla danza possono essere messe a nudo e disvelare nuove parti di noi.
Evoluzione
Una vita più lucida e più ricca.
Con gli anni la danza permette una stratificazione di competenze: ascoltare, ascoltarsi, muovere consapevolmente, mettersi in relazione, abitare lo spazio, coltivare diverse qualità del tempo. Si tratti di facoltà che, una volta acquisite, conserviamo per tutta la vita.
Se approfondisco gli appoggi al suolo e il mio sistema sarà più stabile, anche la percezione di me ad un livello più profondo sarà più solida e sicura, se imparo a cadere fisicamente vuol dire che il mio cervello elaborerà un’organizzazione motoria funzionale che aumenterà la fiducia nelle mie capacità reattive, se ho superato un limite fisico perché ad esempio sono riuscito in un nuovo movimento, magari complesso e articolato, la mia autostima aumenterà globalmente, se avrò danzato a lungo con un partner sincronizzando i miei movimenti con i suoi, avrò potenziato le mie capacità di ascolto e di relazione.
Danzare scolpisce ogni giorno il nostro corpo, i nostri gesti, le nostre intenzioni ma anche le nostre visioni. Sviluppando le nostre intenzioni di movimento e scoprendo via via le nostre potenzialità espressive definiremo sempre di più noi stessi, il nostro modo di pensare e di stare al mondo.
C’è un solo modo per scoprire la danza. Provarla. Puoi farlo scrivendo a marta@dancinghouse.it. Scopri i corsi settimanali, i workshop week end e le lezioni individuali.E se vuoi puoi dare un’occhiata su Facebook e sulla mia pagina Instagram dove puoi entrare direttamente in sala e guardare quello che facciamo! I corsi si tengono in Dancing House.