Pubblico questa lettera che un’allieva, Valentina, mi ha donato spontaneamente prima di partire per un Erasmus che l’avrebbe portata fuori da Trieste per alcuni mesi. La danza crea legami profondi, e anche chi rimane per poco tempo, lascia una traccia… indimenticabile…”
MZ
“Marta l’ho conosciuta prima attraverso i racconti affascinanti di mia madre. Ogni volta che lei tornava da una lezione di biografie corporee, un corso che tiene Marta, ne parlava estasiata, e faceva così crescere sempre più in me la mia curiosità, alimentando il desiderio di provare anche io quell’esperienza unica.
Mi piace pensare di aver incontrato Marta nel momento perfetto della mia vita, quando ero pronta ad accogliere tutta l’energia vibrante che lei sa trasmettere. Il suo modo di fare mi ha subito incuriosito; più parlava, più desideravo scoprire cosa le sue parole avrebbero smosso nel mio animo.
Le lezioni con Marta sono intense e profonde, ma paradossalmente ogni volta non vedevo l’ora di parteciparvi per “ricaricarmi” grazie all’energia che si percepisce dal suolo. Spesso dico che le lezioni di Marta mi darebbero la forza di restare sveglia anche tutta la notte.
Si sa sempre in che stato si entra, ma varcata la porta della stanza non si sa più come si esce, quell’ora di lavoro smuove sempre qualcosa, di piccolo o grande che sia, che fa partire un’onda nel nostro essere. Dopo un intero anno di lezioni ho capito che non esiste una lezione tipica con Marta; anche lei, come tutti noi, si lascia trasportare dal momento.
A dirla tutta una costante c’è: la passione, che ci lega profondamente. Marta è parte attiva delle lezioni, anche lei si mette in gioco, e dona un grande senso di fiducia, non ci sentiamo mai soli, sempre accompagnati da una mano o una voce che ci guida. Durante le lezioni, esploriamo una vasta gamma di attività: dal lavoro a terra, che ci aiuta a riconnetterci con essa e a riscoprire l’importanza delle nostre radici, fino a esercizi che coinvolgono velocità, lentezza, tempistiche, sincronicità e molto altro.
Usiamo spesso anche altri materiali, come la sfera o delle bende, per ampliare tutti i nostri sensi al massimo. Le lezioni sono organiche e complete, una cosa tira l’altra, nella danza non si può lavorare per compartimenti stagni, la visione d’insieme è fondamentale.
Il suo metodo innovativo permette di sentirsi un tutt’uno con i propri pensieri, ma anche con le altre persone presenti nella stanza. Per Marta, il luogo della parola è fondamentale: trova sempre le espressioni giuste per comunicare con noi e per farci entrare nel suo mondo. Si percepisce immediatamente che lei ama profondamente il suo lavoro e la danza, e questo amore contagia anche noi allievi, facendoci appassionare a nostra volta.
Marta mi ha insegnato a non avere paura di essere vista e guardata, e soprattutto a guardare le altre persone. Questo è stato un cambiamento radicale per me: ho imparato a sostenere lo sguardo altrui e a non fuggirlo. Inoltre, il contatto fisico è sempre stato una grossa problematica per me, ma grazie alle lezioni di Marta ho capito che il tocco non è sempre qualcosa di negativo; può anche trasmettere energia e fiducia. Una frase che mi rimarrà sempre impressa è che toccare significa anche essere toccati a propria volta. Marta ha cambiato la mia vita.
È una persona da ammirare, e si vede che ama ciò che fa. Solo vivendo le sue lezioni si può veramente capire l’impatto del suo insegnamento. Ciò che fa è difficile da spiegare a parole; si può solo vivere e sperimentare! Mi sento di affermare con fermezza che Marta non è solo un insegnante di danza, ma è sopratutto un’insegnante di vita.”
Valentina Spasojevich